Come una barca sul cemento

// Giusy Capone Blog 🙂

Lei osserva: “Il passato, complice la bugia della propria memoria, spesso è mitico, grandioso, al limite del mitologico, ma è anche solo consolatorio, specialmente nel caso che fosse veramente bugiardo: spesso ci si ricorda di quel che si vuole, scartando, magari, chirurgicamente tutte quelle parti, non piacevoli, non interessanti, magari perfino sgradevoli. In base a questi canoni il passato non è mai molesto, o amaro, o increscioso, ma al contrario è sempre gradevole, spesso incantevole.” E’ il potere contorto della mente e come lo usa il protagonista del suo romanzo?

Il protagonista del romanzo parte da qualcosa che dovrebbe per definizione essere finito, cioè il passato, qualcosa di remoto, lontano nel tempo, e con un’operazione, se vogliamo anche ambigua e nostalgica e inquieta della mente, tenta di attualizzarlo, tenta di trasformarlo in un malato tempo presente e attua tutto questo per poter sopravvivere in un oggi che lo…

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